Dottoressa potrebbe darci qualche delucidazione sulla dieta chetogenica?

La dieta chetogenica è una dieta costituita principalmente da alimenti che contengono grassi, con un adeguato apporto di proteine, e un bassissimo contenuto di carboidrati. La sua scoperta e il suo utilizzo risale al 1924 da parte del Dottore Russell Wilder, un eminente diabetologo della Mayo Clinic, che oltre ad essere un pioniere nell’uso dell’insulina è stato tra i primi a valutare l’effetto della dieta chetogenica come terapia per il trattamento dell’epilessia infantile resistente ai farmaci.

Come mai se ne parla molti oggi come dieta anti-tumorale?

La sua popolarità come dieta anti-tumorale viene dal fatto che è una dieta che mima uno stato di digiuno. Nel senso che solo in uno stato di digiuno prolungato (16-18 ore) noi utilizziamo i grassi come fonte di energia con questa dieta li utilizziamo subito. La dieta chetogenica bypassa i nutrienti primari, come glucosio e aminoacidi, e costringe il corpo a bruciare i grassi dopo che aver esaurito carboidrati e proteine e i depositi di glicogeno nel fegato. I prodotti finali dell’utilizzo dei grassi come carburanti sono i cosiddetti corpi chetonici gli stessi che si producono con il digiuno. Un livello elevato di corpi chetonici nel sangue è uno stato noto come chetosi. Poiché le cellule tumorali sono inefficienti nell’elaborare i corpi chetonici per produrre energia, la dieta chetogenica è stata anche suggerita come dieta per il cancro, incluso glioma, così come la sclerosi multipla e malattie neurodegenerative in combinazione con la terapia farmacologica. La sua rilevanza per il cervello viene dal fatto che il nostro cervello, nutrendosi principalmente di zucchero per via della barriera ematoencefalica che blocca il passaggio degli altri nutrienti, ma fa “passare” i corpi chetonici.

Come funziona questa dieta? Mi può fare un esempio pratico?

Nella dieta chetogenica il rapporto tra grassi, proteine e carboidrati può essere 4:1 o 3:1 che corrisponde a rispettivamente 80% di grassi e 20% (proteine + carboidrati) oppure 70% di grassi e 30% (proteine + carboidrati). Ribaltando completamente il concetto della dieta mediterranea o vegana o vegetariana dove i carboidrati rappresentano circa il 40-50% delle calorie assunte ogni giorno. Non sono consentiti i legumi, le verdure ricche di carboidrati come patate e tuberi in generale, e tutti i grani integrali. Sono invece concessi i grassi (animali come burro, lardo, pancetta) e vegetali (oli vegetali, burro di cocco, avocado) in abbondanza, anzi vengono aggiunti non più come condimenti (10-15g) ma in quantità maggiori (30-40g a pasto).

La frutta è abolita, è concesso di aggiungere una porzione piccola di mirtilli una volta raggiunta lo stato di chetosi. E’ ovviamente una dieta molto estrema. L’apporto di proteine viene mantenuto al minimo circa 0.8g-1g per il peso corporeo ideale.

Tipicamente un colazione potrebbe essere tipo 2 tuorli d’uova e un bianco e 40g di pancetta cotta nel burro tutto senza pane o frutta ovviamente.

Un pranzo potrebbe essere tipo sardine, insalata con asparagi con olio di oliva e olio MCT (medium chain triglycerides oil) ovvero un olio che è composto soprattutto da acidi grassi saturi “corti” che vengono rapidamente metabolizzati dal fegato.

Ma questi alimenti da lei citati non sono vietati in tutte le diete vegetariane o vegane anti tumorali?

Assolutamente si. Ma questa tipologia di dieta, funziona in una maniera diversa. Spinge il corpo a raggiungere uno stato metabolico estremo dove il corpo è “costretto” ad utilizzare solo i grassi. I grassi consumati in questo modo non vanno ad aumentare la colesterolemia o i trigliceridi perché vengono utilizzati subito. E’ comunque una dieta che condanna lo zucchero e i carboidrati come altre diete anti tumorali.

Quali sono le controindicazioni?

Non si può utilizzare in caso di diabete avanzato, di metastasi epatiche, tumori renali, se si assume cortisone. In generale, è essenziale la supervisione medica. L’effetto collaterale principale è la stitichezza.

E’ stata testata per il tumore al pancreas?

Per ora solo ci sono solo dati su cellule tumorali pancreatiche o modelli animali. Ci sono anche studi con un numero limitato di pazienti dove la dieta chetogenica sembra aumentare la sensibilità alla radioterapia e la chemioterapia . Rimangono comunque dati preliminari.