Nuovo importante traguardo per il progetto “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”, ideato e coordinato da Salute Donna onlus e del quale l’Associazione Nastro Viola è membro.

Lo scorso 22 Novembre 2016 è stato infatti presentato a Milano, presso il Consiglio Regionale della Lobardia,  un Intergruppo Consiliare Interpartitico che si occuperà del tema cancro a 360°: un vero incubatore di proposte per le politiche regionali per garantire sul territorio condizioni migliori ai pazienti oncologici e ai loro famigliari.

In Lombardia,  prima tra le regioni italiane ad aderire a questa iniziativa, sono oltre 564.000 le persone vive dopo una diagnosi di cancro e il numero stimato di nuove diagnosi nel 2016 è di circa 63.000. Numeri che definiscono l’entità del carico diagnostico-assistenziale che pesa sulla Regione Lombardia e che solo una pianificazione organizzata delle strategie di screening, primario e secondario, e una standardizzazione dei percorsi diagnostici-terapeutici può sostenere

L’Intergruppo, al quale aderiscono consiglieri di tutti gli schieramenti politici, avrà il compito di proporre soluzioni normative e regolamentari in grado di migliorare l’assistenza dei pazienti onco-ematologici della Regione, confrontandosi periodicamente con tutti gli attori del processo salute – dai medici alle Istituzioni e alle Associazioni – e rappresentandone le istanze in Consiglio e presso la Giunta.

Il primo esempio di Intergruppo consiliare, fortemente voluto da Salute Donna Onlus, un’Associazione di pazienti oncologici che da 3 anni, insieme ad altre 12 associazioni pazienti (tra cui Associazione Nastro Viola), una Commissione Tecnico-Scientifica e un Intergruppo di oltre 70 parlamentari, promuove il progetto “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere, che ha l’obiettivo di contribuire al miglioramento dell’assistenza e della cura dei pazienti oncologici, caratterizzate da ritardi e gravi disparità a livello regionale.

Hanno aderito all’Intergruppo della Regione Lombardia 13 consiglieri appartenenti a tutti i gruppi politici. Le questioni che l’Intergruppo lombardo dovrà affrontare sono numerose: la mappatura delle strutture oncologiche della Regione (quante sono, cosa fanno e come) e la rete oncologica regionale, la valutazione dei programmi di screening e le attività di prevenzione, la definizione e l’applicazione su tutto il territorio regionale di percorsi diagnostico-terapeutici per un’omogenea presa in carico dei pazienti e un equo accesso ai trattamenti oncologici innovativi, finalizzati a contrastare eventuali disparità di trattamento dei pazienti nei vari Centri della Regione.